Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-03204
presentata da SIMONE BALDELLI
mercoledì 4 aprile 2007 nella seduta n.141
BALDELLI e GIRO. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro dei trasporti.- Per sapere - premesso che:
sempre più spesso molti automobilisti lamentano la riduzione dei tempi di passaggio dalla luce gialla alla luce rossa dei semafori; la questione è stata sollevata, da ultimo, anche dall'associazione dei consumatori «Codacons»;
tale riduzione rappresenta un pericolo per la sicurezza stradale visto che comporta una riduzione notevole del tempo di reazione di frenata degli automobilisti e quindi difficilmente compatibile con le esigenze di alcune categorie di automobilisti, soprattutto con riguardo alle persone anziane;
secondo la Corte di Cassazione, i Photored F.17, gli apparecchi che fotografano chi attraversa un incrocio con il semaforo che emette luce rossa, sono uno strumento inidoneo ad assicurare una corretta rivelazione del fatto illecito (sez. II civile, sentenza 17 novembre 2005 n. 23301);
in particolare, secondo la Suprema Corte, l'attendibilità di una rilevazione fotografica può entrare in crisi ove si pensi all'ipotesi, esemplificativa, di coda di autoveicoli che non consenta al mezzo che abbia legittimamente impegnato l'incrocio di attraversarlo tempestivamente, perché la rilevazione fotografica, inquadrando solo una parte del locus, ne impedirebbe la visione completa e giustificatrice del presunto illecito stradale; id est l'apparecchiatura di rilevazione, fotografando solo un momento del presunto fatto illecito e da una sola angolazione prospettica, non è pienamente attendibile, laddove si pensi ad ipotesi (coda di auto, transito di animale sulla via, incidente commesso da altri, passaggio improvviso di pedoni, ecc.) in cui è necessaria una visione più completa, idonea a scriminare, pienamente, l'autore della presunta infrazione. In altri termini, l'apparecchiatura di rilevazione fotografica causa un visus limitato e, per ciò solo, non del tutto attendibile ex se;
la riduzione dei cosiddetti tempi di arancio dei semafori, insieme alla problematiche concernenti gli apparecchi Photored F.17, ha fatto lievitare in maniera considerevole il numero delle multe elevate ai trasgressori del divieto di passaggio in presenza del segnale rosso del semaforo;
gli unici beneficiari di questa spiacevole situazione, che vede la categoria degli automobilisti sempre più vessata, sia economicamente che psicologicamente, sono i Comuni che incassano i soldi delle multe elevate grazie al suddetto meccanismo -:
se il Governo non intenda intervenire per monitorare e ridurre l'uso a pochi casi ritenuti necessari ai fini della sicurezza stradale e dello scorrimento del traffico, da parte dei Comuni, degli apparecchi Photored F.17 e di altri simili, e per ristabilire un tempo più ampio di durata standard della luce gialla dei semafori;
se il Governo non intenda intervenire per imporre ai Comuni di segnalare in modo chiaro e comprensibile agli automobilisti la presenza di dispositivi di rilevazione automatica presso l'incrocio. (4-03204)
PS. QUESTO TEMA SARA' RIPRESO NEL CONSIGLIO COMUNALE DELLA CAPITALE DAL CONSIGLIERE DI FORZA ITALIA GIOVANNI QUARZO
sabato 21 aprile 2007
Interrogazione parlamentare su riduzione tempi del giallo ai semafori e multe elevate su rilevazioni apparecchi photored F.17 e simili
Categoria atti parlamentari
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1 commento:
sono solo ladri autorizzati,approfittano della povera gente,come se di problemi non ne abbiamo già abbastanza,il governo se intende veramente far rispettare i semafori senza spiacevoli equivoci,deve imporre a tutti i comuni l'uso del conto alla rovescia per ogni singola fase ,in modo che nessuno arrivi al semaforo e si ritrovi a dovere frenare bruscamente perche e scattato il giallo,e in tal modo sono pochi che sbagliano.ma il vero motivo e che della sicurezza ,e di riuscire a far rispettare la legge non gli importa ,niente multe ninente soldi,avrei tanto da dire,ma so che non mi ascolta nessuno,e nessuno leggerà mai questo messaggio,come si può credere nella giustizia ,quando e lei la ladra.
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