lunedì 19 novembre 2007

CONTRO I DISSERVIZI DEGLI UFFICI PUBBLICI A ROMA!!

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05549
presentata da
SIMONE BALDELLI
mercoledì 7 novembre 2007 nella seduta n.237

BALDELLI e GIRO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione.
- Per sapere - premesso che:

il quotidiano La Repubblica del 3 novembre 2007, ha riportato la notizia di un presunto caso di interruzione di pubblico servizio a Roma, all'ufficio anagrafe della circoscrizione II, in piazza Grecia;

il 2 novembre scorso, il citato ufficio, pur se in un giorno lavorativo, era chiuso a causa dell'assenza di tutto il personale;

il personale dell'ufficio è composto da 5 impiegati e quel giorno uno era in ferie e gli altri quattro erano assenti per motivi di salute;

la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 gennaio 2004, recante «Principi sull'erogazione dei servizi pubblici», ha individuato alcuni principi fondamentali sull'erogazione dei pubblici servizi: eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia;

l'inusuale chiusura del citato ufficio in un giorno lavorativo, peraltro non segnalata con alcun avviso pubblico, ha creato un grave disservizio all'utenza, ha contribuito a danneggiare ulteriormente l'immagine del servizio pubblico ed ha disatteso i principi cui dovrebbe ispirarsi la pubblica amministrazione nell'erogazione dei servizi;

nella materia, di cui si occupa l'ufficio in questione, i comuni esercitano attribuzioni di competenza statale, ai sensi dell'articolo 54 del Tuel (decreto legislativo n. 267 del 2000);

inoltre, secondo la giurisprudenza di legittimità (ex plurimis, Sezione VI, 3 maggio 1999, Ferrara) «è sufficiente, ai fini del delitto, che l'entità del turbamento della regolarità dell'ufficio o l'interruzione del medesimo, pur senza aver cagionato in concreto l'effetto di una cessazione reale dell'attività o uno scompiglio durevole del funzionamento, siano stati idonei ad alterare il tempestivo, ordinato ed efficiente sviluppo del servizio, anche in termini di limitata durata temporale e di coinvolgimento di uno solo settore»;

le cronache quotidiane riportano frequentemente casi di interruzione di pubblico servizio in diversi comparti della pubblica amministrazione, con grave danno agli interessi di cittadini ed imprese -:

se non ritenga utile adottare provvedimenti urgenti, al di là dell'eventuale rilievo penale del caso di specie, per garantire la continuità e la regolarità del funzionamento dei servizi pubblici, ad esempio monitorando, attraverso l'istituzione di una banca dati, i casi di interruzione di pubblico servizio per scoprire le cause più frequenti che determinano tale disservizio ed agire di conseguenza per evitare il ripetersi del problema;

se non ritenga opportuno, per garantire una reale attuazione dei principi della citata direttiva del precedente Governo sull'erogazione dei servizi pubblici, accelerare il processo di informatizzazione della pubblica amministrazione, peraltro già intrapreso dal precedente Esecutivo nella scorsa legislatura.

(4-05549)

Nessun commento: