Che Paese, l'Italia di oggi. A Roma gli unici felici come Pasque della visita odierna di George Bush sono gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Perché per loro, naturalmente, le autorità scolastiche hanno decretato la fine anticipata del calendario ufficiale di lezioni. E tanti romani faranno oggi la stessa scelta degli alunni coattivamente vacanzieri anzitempo. Tutti fuori porta, al mare o in campagna, per evitare di restare imbrigliati in manifestazioni e blocchi, paralisi del traffico e, soprattutto, di restare prigionieri di eventuali scontri di piazza. Perché è questa l'altra faccia della visita di Bush a Roma: l'ombra palpabile che atterrisce tutti è quella di Genova e del G8 tragicamente insanguinato, delle strade disselciate e dei pneumatici che bruciano, delle vetrine sfondate e dei bancomat rapinati. Dei carabinieri attaccati a colpi di estintore nelle loro camionette, e di tutto ciò che ne seguì quel terribile giorno. In un Paese "normale", come direbbe Massimo D'Alema, dopo drammatiche vicende come quelle che avvennero allora le autorità Giuliano Amato
sabato 9 giugno 2007
PRIGIONIERI DI PRODI di OSCAR GIANNINO
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