giovedì 28 giugno 2007

CHE GRAN PARACULO



di RENATO FARINA
C'è stato un momento forte del discorso, molto commovente, che ha inaugurato l'epopea tenera e prezzemolina della sinistra italiana. È stato quando il conductor del nascente Partito democratico ha lanciato, come drammatico slogan del futuro Partito democratico, «la lotta contro il caldo». Testuale. Geniale. Ah, gigantesco Veltroni. Non li hai delusi, vecchio paraculo che non sei altro. Hanno visto giusto Fassino, Rutelli, Franceschini, Ezio Mauro, Paolo Mieli, Curzio Maltese e Fausto Bertinotti a volerti trascinare riluttante sulla biga, con la corona di Cesare in testa, per rinverdire le sorti del glorioso popolo che fu comunista e un po' lo è ancora. Che cosa può dire un politico oggi, quando - per la disperazione di non avercene un altro - i legionari al tramonto lo piazzano su un podio e poi gli danno un teatro per parlare? Niente. Esatto. E poi che fa caldo. Poi i giovani, la povertà, la legge, il clima. Ecco, il clima. Certo, la «lotta contro la povertà» urge, ma intanto quella per fiaccare l'afa, ridurla progressivamente, e poi estinguerla con un programma riformista, gentile ma duro, è perfetto, qualcosa capace di radunare concordi gli italiani.

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